Femminicidio di Nicoleta Rotaru: Ex marito arrestato
Il femminicidio di Nicoleta Rotaru ha sconvolto la città di Padova. Nicoleta, madre di due bambine, è stata trovata morta nel bagno della sua casa circa un anno fa. All’inizio, la sua morte era stata erroneamente considerata un suicidio. Tuttavia, dopo un anno di indagini, è stato rivelato che si trattava di un femminicidio. Erik Zorzi, l’ex marito, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso Nicoleta.
Come si è svolto il femminicidio di Nicoleta Rotaru
Il 2 agosto 2023, Erik Zorzi chiamò il 118 di Padova affermando che sua moglie non rispondeva e che temeva il peggio. Quando i soccorritori arrivarono, trovarono Nicoleta morta nella doccia, con una cintura di pelle stretta attorno al collo. All’inizio, sembrava un suicidio, ma alcuni dettagli non tornavano. Gli investigatori sospettavano che la porta del bagno fosse stata manipolata per far sembrare che fosse chiusa dall’interno. Questo dettaglio cruciale ha portato a ulteriori indagini sul femminicidio.
La prova decisiva: La registrazione sul cellulare di Nicoleta
La svolta nelle indagini sul femminicidio di Nicoleta Rotaru è arrivata grazie a una registrazione audio sul cellulare della vittima. Prima di morire, Nicoleta aveva attivato il registratore del telefono, catturando le minacce e la violenza del suo ex marito. La registrazione ha rivelato non solo gli insulti, ma anche i suoni della lotta e i tentativi di Erik Zorzi di inscenare il suicidio. Questa prova è stata decisiva per l’arresto di Zorzi, che ora si trova in carcere in attesa del processo.
Femminicidio a Padova: Zorzi arrestato e processo in arrivo
Grazie alla registrazione trovata nel cellulare, Erik Zorzi è stato arrestato con l’accusa di femminicidio. Il processo inizierà con l’udienza preliminare fissata per il 17 settembre. Questo tragico caso di femminicidio a Padova ha messo in luce l’importanza delle prove digitali e ha portato giustizia per Nicoleta Rotaru.