Sardegna e Toscana Contestano la Legge sull’Autonomia Differenziata
Il Ricorso della Sardegna Contro la Riforma sull’Autonomia
La Regione Sardegna ha impugnato la legge sull’Autonomia differenziata davanti alla Corte Costituzionale. La governatrice Alessandra Todde ha definito la legge “ingiusta” e una minaccia per l’autonomia regionale. La Giunta ha sottolineato che la legge viola i diritti delle Regioni a statuto speciale, come la Sardegna.
Le Ragioni del Ricorso della Sardegna
Il ricorso della Sardegna evidenzia diverse problematiche. Tra queste, la mancanza di criteri chiari nella delega al Governo per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP). La Regione teme che la legge aumenti le disuguaglianze territoriali e non rispetti le procedure previste dallo Statuto speciale della Sardegna.
Il Ricorso della Toscana Contro l’Autonomia Differenziata
Anche la Toscana si è unita alla Sardegna nel contestare la legge sull’Autonomia differenziata. Il governatore Eugenio Giani ha criticato il testo, affermando che potrebbe amplificare le disuguaglianze tra le Regioni italiane. Ha aggiunto che la legge non tiene conto delle specificità dei territori e rischia di aumentare le disparità esistenti.
Reazioni Politiche e Sviluppi Futuri sull’Autonomia Differenziata
La decisione della Sardegna di impugnare la legge ha ricevuto il sostegno di Giuseppe Conte. Ha lodato il coraggio della Regione. La Sardegna è la seconda Regione, dopo la Puglia, ad adottare formalmente la delibera di impugnazione. Anche altre Regioni, come l’Emilia Romagna, stanno valutando se unirsi alla mobilitazione contro la riforma. Questa legge è stata soprannominata “Spacca-Italia” per le sue potenziali conseguenze negative sulla coesione nazionale.