Caso Boccia-Sangiuliano: Scontro tra il Ministro e l’influencer
La risposta di Sangiuliano alle accuse
Il Ministro della Cultura, Sangiuliano, ha risposto alle accuse riguardo l’utilizzo dei fondi del Ministero per coprire le spese di Maria Rosaria Boccia. Ha chiarito che non è mai stato speso un euro per viaggi o soggiorni dell’influencer. Nella sua lettera inviata a La Stampa, ha spiegato di aver conosciuto Boccia durante la campagna per le elezioni europee e di aver valutato la possibilità di nominarla consigliera a titolo gratuito. Tuttavia, ha deciso di non procedere con la nomina dopo che il Gabinetto ha sollevato dubbi su potenziali conflitti di interesse.
La replica di Boccia e le sue contestazioni
D’altra parte, Maria Rosaria Boccia ha contestato le affermazioni di Sangiuliano, utilizzando le storie su Instagram per rispondere punto per punto. Secondo lei, tutte le spese erano coperte dal Ministero, e i viaggi erano organizzati direttamente dal Capo segreteria del Ministro. Inoltre, ha chiesto ulteriori chiarimenti sui conflitti di interesse menzionati, sottolineando che il Gabinetto avrebbe dovuto affrontare queste preoccupazioni prima della riunione del 15 agosto, non durante il periodo delle ferie estive.
Richieste di dimissioni e pressioni politiche
Nel frattempo, l’opposizione ha reagito duramente alle spiegazioni di Sangiuliano. Arturo Scotto del Partito Democratico ha richiesto che il Ministro chiarisca la situazione in Parlamento, affermando che le rassicurazioni fornite non sono sufficienti. Inoltre, Italia Viva ha lanciato una petizione guidata dal senatore Ivan Scalfarotto, chiedendo le dimissioni di Sangiuliano. La petizione accusa il Ministro di aver esposto Pompei e l’organizzazione del G7 a potenziali rischi, compromettendo la credibilità delle istituzioni italiane.
Alla luce delle crescenti pressioni, Sangiuliano potrebbe trovarsi costretto a fornire ulteriori chiarimenti per risolvere la controversia. Le richieste di dimissioni aumentano, e l’attenzione politica e mediatica resta alta. Di conseguenza, il Ministro dovrà gestire con attenzione i prossimi passi per ristabilire la fiducia nelle sue decisioni e nelle sue azioni.