Ucciso Bija trafficante migranti: incontri con governo italiano nel 2017
Chi era Bija, il trafficante migranti ucciso a Tripoli?
Abd al-Rahman al-Milad, noto come Bija, era un noto trafficante migranti in Libia. Gestiva numerose operazioni di traffico di esseri umani e comandava la Guardia costiera libica di Zawiya. Recentemente, individui armati lo hanno ucciso in un agguato nella periferia di Tripoli, vicino a una base navale. La Guardia costiera libica ha confermato la notizia della sua morte sui propri canali social, ma non hanno fornito dettagli sugli autori o le motivazioni dell’attacco.
Le attività criminali e l’arresto di Bija
Nel 2020, le Nazioni Unite hanno emesso un mandato di cattura internazionale contro Bija per crimini contro i diritti umani, collegati al traffico di migranti. Le autorità libiche lo hanno arrestato, ma circa sei mesi dopo, il procuratore generale di Tripoli ha deciso di liberarlo per mancanza di prove sufficienti. Nonostante le accuse gravi, Bija è tornato a ricoprire ruoli di comando nella Guardia costiera libica, grazie a una reintegrazione e una promozione. Le sue operazioni di traffico migranti erano ben documentate e l’ONU e la Corte dell’Aia lo consideravano una figura chiave nel traffico di esseri umani dalla Libia all’Europa.
I legami tra Bija e il governo italiano
Il coinvolgimento di Bija, trafficante migranti, è diventato noto anche in Italia tra il 2016 e il 2017. Diverse inchieste giornalistiche hanno rivelato i suoi stretti legami con le autorità libiche e il suo comportamento violento. Nel 2017, Bija ha partecipato a incontri ufficiali con il governo italiano a Roma e in Sicilia, rappresentando la Guardia costiera di Zawiya. Questi incontri si sono svolti sotto la supervisione del ministro dell’Interno Marco Minniti, e la presenza di Bija ha suscitato numerose polemiche sulla cooperazione tra Italia e Libia.
L’impatto della morte di Bija sul traffico migranti
La morte di Bija, trafficante migranti, chiude un capitolo importante nella lotta contro il traffico di esseri umani in Libia. Tuttavia, le sfide nel controllo delle rotte migratorie verso l’Europa rimangono significative. Bija rappresentava non solo il traffico di migranti, ma anche le complesse dinamiche di potere nella regione. La sua scomparsa lascia molte domande aperte e un vuoto nelle strategie geopolitiche e di sicurezza internazionale.