Alleanza Nazionale Dona 30mila Euro ad Acca Larentia

Alleanza Nazionale Dona 30mila Euro ad Acca Larentia: Controversie e Dettagli

Alleanza Nazionale ha recentemente donato 30mila euro all’associazione neofascista Acca Larentia, come riportato dal quotidiano Domani. Questi fondi sono stati utilizzati per acquistare la storica sede dell’Msi. Tuttavia, l’elargizione non appare nel bilancio pubblico di Alleanza Nazionale, sollevando interrogativi sulla trasparenza.

Dettagli della Donazione

La donazione di 30mila euro ha contribuito all’acquisto di un immobile di 50 metri quadri, ex sede dell’Msi, dall’Inail. L’associazione Acca Larentia ha pagato un totale di 70mila euro per l’immobile. Quasi metà di questa somma proviene dalla Fondazione Alleanza Nazionale, che è un importante sostenitore di Fratelli d’Italia. Il rogito dell’acquisto conferma che 30mila euro sono stati donati dalla fondazione legata al partito di Giorgia Meloni.

Mancanza di Trasparenza

Non ci sono tracce dell’elargizione nel bilancio di Alleanza Nazionale per l’anno 2023. La spesa potrebbe essere stata inclusa sotto altre voci di bilancio, ma non ci sono conferme ufficiali. I responsabili della fondazione non hanno risposto alle richieste di commento dei giornalisti.

Membri Chiave della Fondazione

Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Alleanza Nazionale include membri noti di Fratelli d’Italia, come Arianna Meloni, sorella della Premier e responsabile della segreteria politica del partito. Altri membri chiave sono Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, e Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato.

Acca Larentia e i suoi Legami

Il presidente di Acca Larentia è Giovanni Feola, noto per il suo ruolo nel Fronte Europeo per la Siria, un’organizzazione che include esponenti di Casapound come Gianluca Iannone. Acca Larentia è conosciuta per il suo legame con il neofascismo e per le celebrazioni annuali del 7 gennaio in onore dei militanti missini.

Implicazioni della Donazione

Se confermata, la donazione di 30mila euro potrebbe complicare ulteriormente i tentativi di Giorgia Meloni e del suo entourage di distaccarsi da un passato controverso. La questione solleva importanti preoccupazioni sulla trasparenza finanziaria e sulle relazioni tra i partiti politici e le organizzazioni di estrema destra.

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